RODOLFO D’ACQUAVIVA BEATO

- AZIONE SACRA PER VOCE NARRANTE, SOLO CORO MASCHILE E ORCHESTRA -

La storia

Rodolfo nacque ad Atri il 2 ottobre 1550 da GianGirolamo d’Acquaviva, IX duca d’Atri e da donna Margherita Pia di Savoia dei signori di Carpi. Nel 1567 si portò a Roma dove chiese a S. Francesco Borgia di essere accettato fra i novizi dei padri gesuiti. Il 2 marzo 1578 celebrò la sua prima messa a Lisbona dove, 12 giorni dopo, con altri 14 gesuiti, salpò per l’India. Padre Rodolfo il 17 febbraio 1580, incontrò Akbar il felice, gran Mogor dell’India nella reggia di Fathipur. Il 15 luglio 1583 a Coculin, mentre p. Rodolfo era in missione venne martirizzato. Grandi prodigi fece in seguito al suo martirio. P. Rodolfo venne dichiarato beato il 5 gennaio 1893 da S. S. Leone XIII. Una figura che, tra i primi, ha aperto le porte del cristianesimo in Oriente, a contatto diretto con l’imperatore del Gran Mogor, donando la cosa più preziosa, la vita, per il prossimo e che deve essere ricordata, valorizzata e resa pubblica. In un periodo storico in cui gli accadimenti che si susseguono portano gli individui ad una oggettivizzazione della vita, all’egoismo sociale e obbligati dagli stessi all’allontanamento fisico, non può che risvegliare la vera essenza della vita: il prossimo.

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Eventi

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Opera

Il 29 ottobre 2022 verrà presentato ed illustrato il progetto presso la Basilica Concattedrale di Atri. Verranno coinvolte tutte le figure che ve ne hanno preso parte a vario titolo. Sarà presente, oltre al compositore:
– Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese,Bruno Cariotti,
– Docente e Storico,Roberto Ricci,
– Autore dell’Opera,Federico del Principio,
– Direttore d’orchestra, M° Cesare Della Sciucca,
– Presidente Schola Cantorum G.D’Onofrio,Mario Ferretti,
– Dir. Gianpiero Castelli,Schola Cantorum “G.D’Onofrio” di Atri

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Il 26 novembre 2022 continuerà la preparazione all’evento finale attraverso una serata incentrata sulla lettura del testo della composizione originale accompagnata da interventi musicali (esecuzione di brani per quartetto d’archi o coro) presso la Basilica Concattedrale di Atri. Per l’occasione saranno esposte riproduzioni di strumenti musicali del XVI secolo a cura del M° Gianpiero Catelli.

L'azione sacra sarà eseguita il 4 febbraio 2023 presso la Chiesa di San Silvestro (L’Aquila) e il 5 febbraio nella Basilica Concattedrale S. Maria Assunta (Atri). Vedrà l’esecuzione in prima assoluta della composizione originale del Maestro Federico Del Principio:
Rodolfo d’Acquaviva Beato – Azione Sacra per Soli, Coro maschile, Orchestra e Voce narrante.
Testo di Concezio Del Principio, traduzione in latino di Marcella Tavani.
Atto unico in 5 scene:
1. Coro
2. Rodolfo (tenore) e coro
3. Padre (baritono), Rodolfo e coro
4. Coro e Rodolfo
5. Coro finale
Dal modello dell’oratorio, un atto che narra la vita del Beato Rodolfo d’Acquaviva dagli anni della vocazione e le controversie con il padre fino al martirio in India insieme ad altri 4 compagni nel 1594. A seguito dei dati raccolti sulle grazie e sui miracoli, il 13 novembre 1892 Papa Leone XIII decise di procedere e il 6 gennaio dell’anno seguente arrivò la conferma della beatificazione dei Servi di Dio. A precedere l’opera originale, l’esecuzione della Sinfonia n. 39 in Mib maggiore K543 di W. A. Mozart e la Sinfonia al Santo Sepolcro RV169 di A. Vivaldi. Obiettivo: risvegliare l’interesse e muovere gli animi verso il Beato che ha influito sulla evangelizzazione in Oriente, portando in scena una composizione originale ricca di pathos.

L’iniziativa è rivolta a tutta la comunità, includendola e rendendola partecipe di un’esperienza emotiva unica, sconvolgente ed esortativa. Eterogeneità del pubblico per l’opera che racchiude in sé:
• interesse e curiosità per una prima assoluta scritta da un concittadino;
• lirismo per eccellenza della cultura operistica italiana;
• libretto originale e tradotto nella lingua solenne qual è il latino;
• soggetto di comprovata rilevanza storico- religiosa.
Come ogni anno il coro si attende una risposta importante, sentita e significativa di pubblico e, attraverso l’impatto emotivo che l’orchestra e il coro sanno trasmettere, è convinta di un coinvolgimento senza pari avvicinando così il pubblico all’ascolto di uno stile artistico musicale di rinnovamento.

Considerata la valenza artistica, concertistica, musicale e il coinvolgimento di realtà del territorio abruzzese e nazionale, tale opera rappresenta uno stimolo a valorizzare maggiormente ed adeguatamente una grande figura, elevata agli onori degli altari, quale il Beato Rodolfo.